Parigi.
Il rintocco della mezzanotte proietta il protagonista negli anni venti.
La porta magica,
il passaggio che ognuno vorrebbe trovare per vivere un altro tempo,
un tempo diverso (in fondo, si, basta che sia diverso),
si materializza in un’auto d’epoca che conduce Ovunque la fantasia decida di andare.
E così possiamo incontrare i coniugi Fitzgerald, Picasso, Dalì, Hemingway, Bunuel, una donna da amare a cavallo del tempo, ballare un Charleston, in un film che qualcuno ha saggiamente definito “una boccata d’aria fresca“.
Wilson interpreta alla perfezione Allen e le sue manie, le sue frenesie intellettive, il suo approccio ipertrofico all’arte e alla vita, il suo amore per la città delle luci.
Spesso non sentiamo addosso il tempo che viviamo,
come un vestito tagliato male,
ma è forse una commistione di Fascino e Impossibile a rendere così allettante la prospettiva retrò di una vita in un tempo che non c’è più.
Midnight in Paris
19 lunedì Dic 2011
Posted in film