Spettrali e spogli alberi cowboys giocano a nascondino,
come scheletrici spaventapasseri nella bruma.
Ritmo lento, sguardi circospetti.
Passi incerti affondano nella terra umida.
Brina in microsfere scricchiola sotto radici stivali in cuoio nero.
La superficie della sfida ribolle,
turbinose stille di rugiada rimbalzano sulle ampie tese di cappelli foglie.
Un vento leggero agita il campo di battaglia.
Pistoleri minimali impugnano rami colt,
nella reciprocità dell’attesa.
Le lignee marionette si lanciano in una danza sghemba.
Il burattinaio aggiunge un effetto neve discordante.
E pezzi di copione nevicano fra i contendenti.
La storia smarrisce se stessa,
sui pistoleri attoniti cala un sipario di cartapesta.
La compagnia in miniatura riprende il proprio spazio d’ombra,
in attesa che le parole evaporino,
e che -nell’etere- si ricompattino.