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Poesie d’Osteria

Gli altri.

Chi sono gli altri?

Guardo fuori Guardo dentro.

Effetti collaterali della dispersione.

Rarefatte sovrapposizioni di tempo abbandonato in piccole rate a tasso zero.

L’imbuto rovesciato distribuisce materia ed eventi in uno spazio dilatato.

Il Nero Nulla acquista campo in assenza di ricevuta fiscale.

Le flebili fiammelle della memoria si sfibrano sotto i colpi di una scure vento.

Il Centro Recupero Crediti Mnemonici attiva contorte Proteine Anti Oblianti.

Tutto è ieri Tutto è adesso.

Un Urlo d’Iridescente Ribellione contiene l’effetto demolitore del Folle Dinamitardo.

L’eterno splendore di una mente immacolata

illumina a giorno il tetro e angusto imbrunire di un passato inalterabile.

Corridoi luminosi invadono ogni prospettiva possibile.

La luce s’infila fra le scanalature ombrose di sentieri perduti,

morde gli argini di corsi e ricorsi in bianco e nero,

colora i lineamenti di visi e parole miliari disseminati lungo la Via.

Lo specchietto retrovisore della reminiscenza s’aziona e prende fuoco.

E tutto è di nuovo chiaro.

Ogni cosa fa parte di ogni cosa.

Ogni singola vibrazione, ogni istante condiviso nel bene e nel male

fa parte di noi, di ciò che siamo, adesso, sempre.

Un mosaico casuale di pezzi sparsi fra i bottoni di Ore Liete della nonna.

I labirinti sotterranei della mente nascondono le trame di un film esistenziale

fatto di camei, apparizioni, sceneggiature multiple,

finali a sorpresa e Scrigni di Pandora.

Un cast d’eccezione che ha concorso,

col tocco lieve dell’incoscienza,

alle forme di un’opera che è la vita stessa.

E gli altri, gli altri siamo noi.

Ecco chi sono gli altri.