Agota Kristof
Resto fino a tarda notte a guardare la piazza vuota. Quando, finalmente, vado a letto, faccio un sogno.
Scendo al ruscello, c’è mio fratello seduto sulla riva, pesca con la lenza. Mi siedo accanto a lui:
-Ne prendi molti?
-No. Ti stavo aspettando.
Si alza, mette via la canna:
-E’ da tanto tempo che non ci sono più pesci qui. Non c’è nemmeno più acqua.
Prende una pietra, la getta sulle altre pietre del fiume in secca.
Camminiamo verso la città. Mi fermo davanti a una casa con le imposte verdi. Mio fratello dice:
-Si, era casa nostra. L’hai riconosciuta.