Carl Gustav Jung

La nostra vita è la stessa che è sempre stata in eterno; è tutto fuor che effimera, nel senso nostro, perchè i medesimi processi fisiologici e psicologici propri dell’uomo da migliaia di anni durano tuttora e danno al sentimento interiore la profonda intuizione della “eterna” continuità di quel che vive. Ma il nostro Sè, quale compendio del nostro sistema vivente, non soltanto contiene il deposito e la somma di tutta la vita vissuta, ma è anche il punto di partenza, il terreno materno gravido di tutta la vita futura, il presentimento della quale è intimamente altrettanto chiaro quanto l’aspetto storico. Da questo fondamento psicologico proviene legittimamente l’idea dell’immortalità. 

L’analisi Jungiana prosegue in Singolar Tenzone