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A Luca, Marco, Matteo e alla loro famiglia

L’amicizia è una cosa seria, e, quando ne parlo, ne parlo in senso stretto e in termini estremamente severi. Ciò premesso, ho pochi amici, ma sono degli ottimi amici, che non faccio alcuna fatica a definire fratelli. Il fatto curioso è che, anche quando non li vedo, penso a loro come se fossero realmente miei fratelli, con tutte le implicazioni del caso. Luca è uno dei miei amici più cari, un vero compagno di giochi, avventure e pazzie da più di vent’anni, e probabilmente poche persone mi conoscono come mi conosce lui. E Nonna Jole è la nonna di Luca (e non solo).

Jole ha ospitato per anni me e tutti gli amici di Luca a casa sua, con pazienza, generosità e discrezione. Ci capitava di andare nella taverna di Jole soprattutto nelle serate invernali, quando il freddo si faceva sentire. Sono stati anni fantastici, anni leggeri, anni che non sarebbero stati gli stessi senza quel rifugio così caldo e accogliente, che ben rappresenta, a livello iconografico, la nostra vita di allora.

La storia nostra e di Nonna Jole prosegue lungo la via della memoria