Once upon a time – The Adam Show
C’era una volta un uomo di nome Adam. Egli trascorreva giornate serene e tranquille, una dietro l’altra. Il luogo in cui dimorava era straordinariamente sfarzoso, come soltanto la natura incontaminata sa essere.
Adam non aveva bisogno di nulla, tanto meno di un abito. La pace regnava incontrastata, la terra era fertile, le risorse inesauribili. Ogni dettaglio era perfetto e rifinito coi migliori materiali in commercio, tanto che Adam si persuase sovente di vivere nello show di Truman.
Ma non era affatto lo show di Truman, anche perché Adam non sapeva nulla di Truman Burbank, nè tanto meno del Conte Olaf o di Violet, Klaus e Sunny Baudelaire, del Professor Dottor Guido Tersilli o della Banda Fratello, dei Magnifici Sette o di Tekkaman, di Dersu Uzala o di Barnabas Collins, dei fratelli Lumière, di Georges Meliès, del cinema e delle sue future e strabilianti magie; quella era l’alba dei tempi, un’alba immacolata e priva di turbamenti o distrazioni di sorta.
Il primo atto dello Show di Adam si lascerà scartare senza opporre resistenza
