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Cloud atlas

 

 

L’Atlante delle Nuvole

Nuovo Sfizioso Spazio d’Osteria

 

 

Cloud atlas

 

Le nostre vite e le nostre scelte, come le traiettorie dei quanti, sono comprese momento per momento; a ogni punto d’intersezione, ogni incontro suggerisce una nuova potenziale direzione. .Ieri la mia vita andava in una direzione, oggi va in un’altra”. Il concetto di Isaac Sachs –uno dei personaggi di “Cloud atlas”- rappresenta in modo più calzante di un’immagine il manifesto di presentazione del film.

Neo Seoul - Anno 2144

 

 

“Cloud atlas” è il frutto del lavoro congiunto dei fratelli Wachowski e di Tom Tykwer (co-autore anche della colonna sonora del film): i tre registi hanno smontato e rimontato il romanzo omonimo di David Miitchell, realizzando un’opera caleidoscopica capace d’ingenerare infinite strutture parallele e simmetriche nell’arco di cinque secoli di storia umana.

 

“Cloud atlas” è qualcosa più di un film. E’ un esperimento di proporzioni immani, che si spinge oltre l’universo cinematografico conosciuto, che rifiuta forme e regole convenzionali, e l’idea stessa di seguire linee scontate o prevedibili di realizzazione.

Jim Broadbent in fugaIl film trascende ogni genere o catalogazione, infrange ogni barriera di tipo stilistico, concettuale, narrativo, e si propone di riscrivere il modo di fare cinema secondo canoni rivoluzionari; è una Babele multicolore in cui si dipana ed estrinseca la storia dell’uomo, è un mosaico quadrimensionale i cui tasselli fluttuano alla ricerca della giusta collocazione; è un’esperienza visiva e sensoriale di altissimo livello, che priva di ogni comune certezza percettiva e ribalta il modo di leggere e interpretare gli avvenimenti; è un film sul continuum spazio temporale, è l’acqua, l’oceano, la vita; è la vibrazione prodotta da microscopiche e affilatissime superstringhe;  è una sinfonia orchestrata magistralmente, la cui eco si diffonde in ogni direzione, e persino oltre i confini dell’opera, che recapita un messaggio di cui è degna testimone:  “Io non sarò mai soggetto a maltrattamenti criminosi”.

Cloud atlasIl film è organizzato su vari livelli: c’è un piano superficiale in cui si sviluppano sei storie piuttosto semplici ambientate in epoche lontanissime fra loro;  c’è poi un secondo livello narrativo, la meta narrazione che contiene –come uno scrigno magico- il prezioso significato del film, il collante universale che tiene insieme le singole vicende, che in apparenza e di primo acchito sembrano separate, per poi rivelare un legame d’interdipendenza così intenso da divenire esso stesso il fulcro su cui ruota l’intera esistenza.

 

Le meraviglie di Cloud Atlas proseguono lungo questa via. 
Ma occhio al Demone Old Georgie e ai suoi infidi consigli