The Adam Show
La donna lo fissava –disorientata- e un misto di fascino e spavento le solleticò la schiena. Un friccico improvviso attraversò il dorso di Senza Nome Senza Interruzione, finchè il flusso del sottile e sinuoso dubbio esistenziale si placò al limitar delle natiche di lei, dove il biforcuto aveva posato con movimenti acquatici i suoi affilati e avvolgenti artigli di rettile.
Una caldaia brucia e la fiamma si scuote nella penombra sotterranea di Senza Nome, il Drago Krueger la tiene stretta a sé, non la molla nemmeno per un istante, e il Dubbio inizia a tintinnare, scintillando senza posa negli occhi della fanciulla, sotto forma di percezione pura, di quell’intuito che aggiunge all’istinto una scintilla disvelatrice, laddove corrono i confini fra Sogno e Realtà, nel punto esatto in cui si specchiano, a intervalli misti e rarissimi, la Persona e il Sé, la Proiezione e il Proiezionista.
“Ascoltami con cura, lascerò che tali docili parole sgorghino adagio dentro di te, come impalpabili microstille di piacere, in modo che tu possa comprenderne il senso, intuirne la portata, intenderne le conseguenze ” –ricominciò Morpheus, avvinghiato alla femmina- “D’altro canto, il mio compito è di facilitare e risolvere, di accomodare e predisporre. Tu, e solo tu puoi scegliere. Soltanto tu puoi farlo. Ma lo vuoi davvero?
Nulla è vietato quando c’è la possibilità di scegliere, se non scegliere un’opzione di cui non si ha coscienza. E finora tu non ne avevi alcuna, di scelta, dato che ignoravi l’esistenza di un’Alternativa, della Non Linearità, della diramazione che è scolpita sulla mia lingua e lungo la Strada della Conoscenza.”
Il verbo mellifluo del Drago continua a scorrere lungo l’alveo dell’immaginazione d’Osteria

