Non è difficile essere anticonformisti agli occhi del mondo quando il tuo anticonformismo non è che il conformismo della tua cerchia. E te ne viene una dose smodata di stima per te stesso.
Hai il compiacimento del coraggio senza l’incomodo del pericolo.
Ma il desiderio di approvazione è forse l’istinto più radicato nell’uomo civile.
La coscienza è nell’individuo la custode delle regole sviluppate dalla comunità per la propria conservazione.
E’ la spia insediata nella roccaforte centrale dell’io.
Il desiderio dell’uomo di essere approvato dai suoi simili è tanto forte, tanto violento il suo timore della loro censura, che egli stesso ha introdotto nelle mura il proprio nemico; e questi lo tiene d’occhio, sempre attento, nell’interesse del padrone, a reprimere ogni velleità di staccarsi dal gregge.
Lo costringe ad anteporre il bene della società al proprio. E’ il vincolo fortissimo che lega l’individuo al tutto.
