Suoni d’Osteria

RadiOsteria consiglia “19th nervous breakdown”, vibrante pezzo dei Rolling Stones, che Mick Jagger e Keith Richards scrissero insieme nel lontano 1965.

Suoni d’Osteria

RadiOsteria consiglia “Hurricane” di Bob Dylan, rutilante brano di protesta del 1975 che il cantautore americano dedicò al pugile Rubin “Hurricane” Carter e alla sua ingiusta condanna per un triplice omicidio avvenuto nel Lafayette Bar di Paterson, New Jersey. Carter rimase quasi 20 anni in carcere, prima di essere scagionato. L’accusa -si seppe poi- era “basata su motivazioni razziali”.

Suoni d’Osteria

RadiOsteria consiglia la tortuosa e violentissima “Abitudine” dei Subsonica. Lasciate che il brano della band torinese esploda il proprio sound a un volume spropositato, fatevi trascinare oltre le sbarre della “prigione umida”, tenendo  però a debita distanza oggetti che possano nuocere a voi o ad altri. 

Suoni d’Osteria

RadiOsteria consiglia l’oscura delirante distorta “Venus in furs” dei Velvet Underground, ideale corrispettivo femminile di quel “monster dressed in black leather” che Morrison cantava in “Queen of the highway”.

Parole e suoni d’Osteria

RadiOsteria consiglia “Working class hero”, un brano denso di significato che Lennon scrisse per comunicare come la vita conformata e le illusioni che la stessa propina siano modi per attenuare il desiderio di cambiamenti sociali, per ammorbidire le persone e togliere loro il controllo, quanto più possibile.

RadiOsteria consiglia “Creepin’ in” , pezzo folk/country di Norah Jones, versatile ed eclettica canatutrice newyorkese.

Soundtrack Osteria

RadiOsteria consiglia “Orfeo”, poesia in musica di Carmen Consoli, che modella suoni e parole a piacimento; la sua voce calda ammalia e affascina  chi ascolta; la permanenza in Osteria diviene così morbida, incantevole, sensuale.

RadiOsteria consiglia la tortuosa e sofferta “Creep” dei Radiohead. La chitarra accompagna il timbro morbido e crescente di Thom Yorke in un brano che entra di diritto fra i Suoni D’Osteria.

Suoni d’Osteria 

RadiOsteria consiglia “Hey Joe”, pezzo blues del ’67 di Billy Roberts, nella versione elettrica di Jimi Hendrix, all’epoca debuttante con la band “The Jimi Hendrix experience”. 

Soundtrack Osteria

RadiOsteria consiglia “If it hadn’t been for love” dell’artista britannica Adele Laurie Blue Adkins.  Adele, timbro nero, avvolgente -voce blues da Mississipi- è una delle poche novità musicali “emerse” degli ultimi anni. Si ispira ad Ella Fitzgerald, e -a quanto pare- se la cava piuttosto bene.

RadiOsteria consiglia di abbinare al mattino “Walk on” degli U2 (amici di sempre), un pezzo giusto per partire, un pezzo che vola via leggero: brano sempreverde d’Irlanda, anche se poi è Altrove che vai, un brano che un uomo e una donna ballarono e cantarono insieme, un giorno, in un saloon dello Utah chiamato Big Fish.

Buon Viaggio