Andy Kaufman – Man on the moon

Andy Kaufman

Andy Kaufman (1949-1984)

All’inizio degli anni 70 uno stravagante showman di nome Andy Kaufman (1949-1984) riscosse un notevole successo negli Stati Uniti, prima come improvvisatore in brevi apparizioni live e poi come mattatore in televisione.  Andy non era un comico in senso proprio -anzi  forse non lo era affatto-  ma un artista sui generis e un personaggio indecifrabile, che rivoluzionò il modo di fare spettacolo dell’epoca.

Kaufman spiazzava il pubblico con interpretazioni assurde e prive di senso: agli esordi si presentò sui palcoscenici di piccoli club come uno straniero timido e impacciato proveniente da Caspiar – un’isola affondata nel Mar Caspio-  imitando vari personaggi noti con la stessa irritante impostazione vocale, per poi esplodere in imitazioni folgoranti e imprevedibili, come quella di Elvis Presley.

http://www.youtube.com/watch?v=sHKUcXNq_xk

Kaufman,  una volta scoperto e lanciato in tv dal noto talent scout George Shapiro,  si dimostrò talentuoso ma ingestibile:  ebbe il merito di collezionare una serie di performance innovative, ma creò il panico fra autori e produttori.

Andy Kaufman nei panni di Tony Clifton

Andy Kaufman nei panni di Tony Clifton

 

Io lo definirei un provocatore nel senso artistico del termine, un prestigiatore in grado di alterare e spiazzare l’occhio di spettatori abituati a una tv convenzionale.  Andy Kaufman mirava in effetti  a smascherare certi subdoli meccanismi televisivi, finalizzati a mostrare una realtà distorta, intrisa di retorica e falsi buonismi .  In un contesto mediatico diretto a compiacere moltitudini di spettatori anestetizzati e a costruire un consenso condiviso in assenza di contraddittorio, Kaufman è la mina vagante che svela l’ipnosi, la variabile impazzita capace di scuotere i dormienti dal torpore.

 

 

Qui di seguito, alcune delle sue perle:

  • "Man on the moon" (1999) - Jim Carrey interpreta Andy Kaufman

    Jim Carrey nei panni di Tony Clifton nel film “Man on the moon”

    Dopo i primi successi televisivi, accettò di partecipare a una sit-com a patto che venisse assunto anche Tony Clifton, sconosciuto istrione con cui si dichiarava in debito.  Ma Clifton si presentò sul set di “Taxi” con due prostitute, creando il caos e scatenando una rissa:il licenziamento immediato fu un atto scontato.  In seguito si scoprì che Clifton, uomo sgradevole e artista supponente, altri non era se non l’alter ego di Kaufman, interpretato a rotazione da Andy stesso, da suo fratello e dal collaboratore storico Bob Zmuda, proprio allo scopo di ingenerare confusone sulla sua identità e su quella di Clifton, che nelle interviste continuò a professarsi nemico giurato di Kaufman.

  • Durante uno spettacolo in cui il pubblico chiese insistentemente a Kaufman di impersonare Latka, personaggio amato dalle masse ma odiato dall’interprete, Kaufman prese a leggere integralmente “Il grande Gatsby” finchè la sala rimase vuota.

  • Nel corso di uno show Kaufman invitò una donna anziana a ballare sul palco, finchè la stessa cadde a terra priva di sensi. Intervenuto un medico dalla platea, sembrava non ci fosse più nulla da fare, ma Kaufman riapparse improvvisamente, travestito da sciamano, e la fece tornare in sé grazie a un grottesco rituale, fra lo sgomento del pubblico.

  • In una apparizione al Carnegie’s hall del 1979 Kaufman invitò sul palco sua nonna Pearl, giunta appositamente dalla Florida insieme al divano di casa. La vecchina venne sistemata a bordo palco, e da lì osservò tutto lo spettacolo. Alla fine si alzò per salutare il pubblico accanto ad Andy, si tolse la parrucca e rivelò la sua identità: la nonna di Kaufman era in realtà l’attore Robin Williams.
  • andykaufmanA un certo punto della sua carriera, Kaufman, affascinato dal mondo del wrestling (e dalle finzioni di scena che comportava, paradigma perfetto dell’universo televisivo), iniziò a sfidare donne sul ring, promettendo mille dollari alla prima che l’avesse battuto. Arrivò persino a sfidare Jerry Lawler,  campione di wrestling, che poi fu suo complice in altre gag, di cui una memorabile al “David Letterman show”.
  • Nel 1981 Kaufman, durante uno sketch televisivo ambientato in un ristorante, uscì dal personaggio, rifiutandosi di continuare a recitare nell’imbarazzo generale. Uno degli attori, indispettito, scaraventò il “gobbo” contro Andy. Si scatenò l’ennesima rissa e il regista fu costretto a sospendere il programma.

Kaufman interpreta Evis PrelseyNon si seppe mai con assoluta esattezza chi fosse coinvolto realmente nelle gag e chi no, fin dove arrivasse lo scherzo o dove iniziasse il dramma: Andy basò ogni sua performance  proprio su questo sottile equilibrio. Kaufman fu un personaggio memorabile, uno dei pochi in grado di risvegliare lo sguardo sopito di milioni di persone. Ha abbattuto ogni clichè, rendendosi spesso odioso nelle sue performance, per l’irriverenza  -sfrontata e infantile- con cui si prendeva gioco degli spettatori. Andy KaufmanKaufman creò una serie di personaggi complementari ma antitetici che incarnassero personalità contrapposte in una sorta di gioco di ruolo esasperato, in cui potessero trovare spazio tutto e il contrario di tutto.  Il suo è stato ed è ancora il regno della contraddizione, in cui nulla è chiaro e scontato, e il confine fra sé e rappresentazione di sé viene messo in crisi in modo illuminato: dicono soffrisse  di un marcato disturbo della personalità;  io penso invece che fosse estroso, originale, eclettico, incontenibile, diverso e quindi pericoloso, e che lo show business volesse etichettarlo in un modo che avrebbe poi rappresentato un utile paracadute pronto all’uso.

Il film “Man on the moon” (1999) di Milos Forman ne racconta le gesta in modo calzante e poetico: l’enigma della vita di Kaufman diventa enigma nella regia di Forman, che tiene il film sospeso fra riproduzione della realtà e rappresentazione fittizia come il migliore dei prestigiatori, come Kaufman stesso avrebbe forse desiderato:  il gioco di specchi realizzato dal genio di Forman restituisce immagini inafferrabili di Kaufman e dei personaggi che lo affiancarono, tanto che persino la sua morte diventa un fatto opinabile.

"Man on the moon" è un film del 1999 di Milos Forman

“Man on the moon” è un film del 1999 di Milos Forman

AndyIl titolo del film trae origine dal brano omonimo dei R.E.M. : Michael Stipe dedicò il brano a Kaufman nel 1992, combinando la stima che nutriva verso un artista rivoluzionario e l’annosa polemica sulla teoria del complotto lunare (“Great moon hoax”);  Stipe aveva visto in Kaufman un uomo capace di svelare senza paura i trucchi e gli assi nella manica dei “maghi” che dominano i media e l’informazione, e scrisse per lui un brano memorabile, degno di un uomo che ha lasciato il suo segno particolare sulla tabula rasa che scaturisce dall’omologazione.

Consegno quindi alle note di “Man on the moon” il ricordo di un personaggio eccezionale, che ha lasciato precocemente il palco della vita. Ma la sua impronta rimane, e il messaggio che ha lasciato è forte e chiaro, anche a distanza di anni.

Now, Andy did you hear about this one

Tell me, are you locked in the punch?

Andy are you goofing on Elvis? Hey, baby

Are we losing touch

If you believed they put a man on the moon, man on the moon

If you believe there’s nothing up his sleeve, then nothing is cool

Ciao Andy, e grazie.