Atto II

E così, coloro che gestivano in modo occulto lo Show di Adam  decisero di mettere un filo di brio nella storia dell’uomo solitario. Pertanto, gli Altissimi Sceneggiatori in Soprabito Giallo iniziarono a chiedersi quale potesse essere l’elemento giusto per creare un pizzico di sano scompiglio nella vita di quell’uomo alla deriva. Pensarono agli animali da cortile prima, e alle fiere selvagge poi, ma nessuno dei Gialli Gerenti era sufficientemente convinto di tali soluzioni. No, serviva qualcosa in più, un moto tellurico, una scossa travolgente, una magia imprevista, una mossa a sorpresa che ribaltasse l’inerzia del contesto: in buona sostanza, per riconquistare le motivazioni di Adam e il gradimento degli abbonati occorreva un colpo di scena.

Hans Sebald Beham - Adam und Eva (1543)

 

Gli Organizzatori decisero così di ingaggiare una donna di nome Senza Nome e di inserirla nello show come elemento di rottura e improvvisazione. La Femmina entrò quindi in scena come il più sottile degli stratagemmi. Adam la vide arrivare al culmine dell’ennesima giornata di sole, e i due si presentarono come si conviene, senza fare caso alle oscene minuzie che differenziavano i loro corpi ignudi.

In fondo, Adam era casto e immacolato, e per lui andava bene qualsiasi novità, purchè fosse una novità di compagnia. Una capra, un rinoceronte, o una donna (“ma cos’è poi una donna?”-pensò il nostro eroe)  -per lui era lo stesso. La donna si ambientò velocemente, dopo esser stata sottoposta al medesimo imprinting di Adam in merito all’unico divieto presente all’interno del parco.

Il primo problema della nuova fase sperimentale fu che Adam, dopo un iniziale ma breve effetto sorpresa, fece rapidamente ritorno alla sua ordinaria mediocrità. La seconda (e più consistente) questione fu che Senza Nome iniziò ad annoiarsi molto prima di Adam, perché le donne, si sa, sono irrequiete e imprevedibili.

E così, preso atto della sterilità comunicativa del suo nuovo compagno, la dama innominata prese a girovagare attraverso le verdeggianti e acquatiche idee dei Fratelli Grimm, nell’intento di intuire il senso e carpire i segreti di quel mondo incantato, di varcarne i confini, di cercare le Indie e assaggiare l’ebbrezza di nuove mirabolanti avventure. 

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