“A questo punto, Mr Blank ha letto tutto quanto può sopportare, e non si è divertito per niente. In un impulso d’ira e frustrazione repressa, getta il manoscritto sopra la propria spalla con un violento scatto del polso, senza neanche girarsi a vedere dove cade. Mentre fluttua nell’aria e scende sul pavimento dietro di lui, Mr Blank batte un pugno sul tavolo e dice ad alta voce: Quando finirà questa cosa assurda?
Non finirà mai. Perchè ora Mr Blank è uno di noi e, per quanto si consumi per capire la sua brutta situazione, sarà perduto per sempre. Credo di parlare a nome dei suoi subalterni se dico che sta avendo quello che si merita: nè più, nè meno. Non come forma di castigo, ma come atto di suprema giustizia e pietà. Senza di lui noi non siamo niente, ma il paradosso è che noi, le creature inventate dalla mente di un altro, vivremo più a lungo della mente che ci ha fatto, perchè una volta gettate nel mondo continuiamo a esistere per sempre, e le nostre storie continuano a essere raccontate anche quando siamo morte“.